Sei un padre che lavora troppo? Tuo figlio potrebbe avere disturbi del comportamento.
Tra le cause del bullismo viene spesso citata la situazione familiare con i genitori super impegnati, poco attenti al dialogo e a far rispettare le regole.
Il sociologo Andre Christie-Mitzell della Vanderbilt University, in un recente studio pubblicato su Youth & Society, mette invece in relazione la quantità dell’impegno lavorativo del padre con lo sviluppo dei comportamenti aggressivi, prevaricanti, da parte dei figli. Somministrando i test (BPI) a 687 ragazzi dell’età fra 10 e 14 anni, viventi con entrambi i genitori, lo scienziato ha scoperto che la percezione da parte dei ragazzi della scarsità del tempo dedicatoli dai padri è un fattore determinante per l’insorgenza dei comportamenti da bullo.
I figli dei padri più impegnati erano più propensi a compiere atti crudeli contro i compagni, a disobbedire a scuola e non chiedevano scusa per i comportamenti riprovevoli. Al contrario, l’orario lavorativo delle madri non aveva alcuna influenza, forse, suppone Christie-Mitzell, perché le madri vengono comunque percepite come più presenti, responsabili del menage familiare.
Per quanto sia importante la presenza di tutti e due i genitori, stavolta è il padre che fa la differenza!
Il consiglio del Prof. Christie-Mizell è quello di programmare il tempo dedicato da passare con i figli in modo che i ragazzi possano contare sul appuntamento con il padre per: andare in bici sabato mattina, allo stadio di domenica, o al cinema venerdì, ecc. L’impatto positivo è dato dalla regolarità dell’impegno, una gita improvvisata, per quanto piacevole, non avrà lo stesso effetto. Se dovete saltare questo appuntamento, ricordatevi di spiegarne i motivi ai vostri figli e rilevate quanto sia importante l’impegno sopraggiunto per la vostra vita familiare.