mercoledì 22 giugno 2011

La TV ci prende per il naso?


  La TV di domani, oltre che bella o brutta potrà essere anche profumata o puzzolente.
L’idea di associare gli stimoli olfattivi alle immagini di un film risale agli anni ’40. Già Walt Disney  pensava di utilizzare questo abbinamento per  “La Fantasia”, ma i costi erano allora troppo alti. 
Negli anni sessanta Laube ha costruito un sistema Smell-O-vision che emetteva le sostanze profumate vicino alle poltrone degli spettatori  seguendo la colonna sonora. L’esperimento fu un disastro perché la mescolanza degli odori creò un effetto nauseante.

Lo stimolo olfattivo è in grado di risvegliare i ricordi, di indurre le emozioni,  di influenzare le nostre scelte, perciò il suo potenziale uso nell’ambito pubblicitario è molto appetibile e interessa ovviamente anche ai produttori delle tecnologie audio-televisive. 
Due anni fa la coreana Samsung ha commissionato all’Università  di  California, San Diego,  uno studio sulla fattibilità d’uso di un dispositivo collegato al televisore o al telefono cellulare che potesse emettere gli odori coordinati alle immagini che venivano trasmesse.  I risultati pubblicati di recente dimostrano che è possibile realizzare un dispositivo in grado di sprigionare circa 10000 flagranze e sufficientemente piccolo  da  collocare dietro lo schermo, utilizzando il sistema a matrice X-Y.
 Il prof Sungho Jin, responsabile della ricerca, spiega che gli odori sono contenuti in una soluzione acquosa all’interno di minuscoli contenitori di silicone attraversati dal filo metallico. Quando la corrente elettrica attraversa il filo, la soluzione si riscalda liberando il gas odoroso. L’aumento della pressione apre un piccolo foro permettendo la fuoriuscita del gas il cui odore può essere percepito fino alla distanza di 30 cm.

E quando il contenuto del dispositivo finisce? Potrete cambiare la cartuccia come fate oggi con la vostra stampante. 

Leggi l’articolo su Science Daily