martedì 18 gennaio 2011

Cronobiologia o astrologia?


      L’orologio biologico di ogni essere vivente riconosce la durata del giorno, controlla il ritmo circadiano di molte funzioni dell’organismo: sonno-veglia, alimentazione, attività ormonale e altre.   E’ inoltre responsabile dell’adattamento ai cambi stagionali e influenza il nostro umore.
    
   Da tempo gli scienziati sanno che l’orologio biologico è sensibile alla luce solare, ma le recenti ricerche del neurobiologo Douglas McMahon della Vanderbilt University, effettuate sui topi, dimostrano che le caratteristiche individuali del suo funzionamento dipendono dall’esposizione alla luce immediatamente dopo la nascita.
 I topi esposti alla luce per più ore al giorno, cioè “estivi”,hanno un orologio biologico “più efficiente”, più reattivo ai cambiamenti, più veloce rispetto ai topi “invernali”. Questa caratteristica rimane stabile per tutta la loro vita.

Praticamente, se i dati venissero confermati anche per l’uomo, “la qualità” del nostro orologio biologico dipenderebbe dalla stagione in cui si nasce. 
  L’orologio biologico interagisce con i circuiti cerebrali che utilizzano come neurotrasmettitore la  serotonina, regolatore dell’umore.  Questo potrebbe spiegare una  maggiore tendenza dei nati d’inverno a sviluppare le patologie come la depressione, il disturbo affettivo stagionale, il disturbo bipolare o addirittura la schizofrenia. La stagione della nascita potrebbe anche, secondo McMahon, influenzare la personalità dell’individuo.
  
    La stagione, e non la data di nascita! Stiamo parlando di cronobiologia e non di astrologia, anche se leggendo i commenti a questa notizia pubblicata su Le Scienze, troviamo le opinioni degli operatori dell'occulto  convinti che la scienza abbia finalmente parlato in loro favore…






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